MADONNINA
La
"Madonnina" così come viene comunemente chiamata la Vergine
della Creta dai suoi
fedelissimi motociclisti, è stata proclamata da Papa Pio XII,
con un breve pontificio dell'11 Febbraio 1947, "Celeste Patrona
dei Centauri". Il merito di questo titolo va alla caparbietà
e alla lungimiranza del dott. Marco RE, un farmacista di Castellazzo
Bormida, che tanto si impegnò per raggiungere questa meta. Così,
da quel lontano 1947, sempre nella seconda domenica di Luglio,
si danno appuntamento ad Alessandria migliaia di motociclisti,
provenienti da tutto il mondo, per partecipare al suggestivo
Raduno Internazionale a Lei dedicato. Naturalmente, coloro che
ci sono stati almeno una volta, tornano costantemente ogni anno
e con ogni tempo, fedeli alle tradizioni legate alla loro Protettrice
e per avere la sua Benedizione. Molti motociclisti, che non
possono partecipare al raduno o che hanno piacere di tornarci,
spesso dedicano una domenica per farLe visita nel suo Santuario
a Castellazzo Bormida, a pochi chilometri da Alessandria. Noi
del moto club Madonnina dei Centauri in collaborazione con il
moto club Castellazzo, abbiamo il compito di accoglierli.
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PREGHIERA
DEL MOTOCICLISTA
Madonnina dei Centauri, che da questo
Santuario stendi su tutti noi il tuo benevolo manto, proteggici
dalle insidie della strada, con ogni tempo e sotto qualunque latitudine.
Beata Vergine Maria, aiutaci affinché il nostro comportamento
sia sempre di buon esempio a tutti: sulla strada come veri sportivi
e nella vita come operatori di fratellanza e concordia universale.
Sorreggici nelle nostre debolezze e concedi di vivere da forti
testimoni della fede, per raggiungerti in Paradiso a godere, benedire
e amare per sempre il tuo Gesù. Amen
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IL
SANTUARIO DELLA MADONNINA
Il
Santuario della Beata Vergine della Creta e delle Grazie si
trova all'ingresso della cittadina di Castellazzo Bormida, in
provincia di Alessandria La storia del Santuario è legata all'avvenimento
della peste di manzoniana memoria. Il pio Giovanni Viola, forse
per invocare la protezione della Vergine o per ringraziarla
di essere scampato alla peste, nel 1631 fece costruire con l'aiuto
di altri fedeli, una chiesetta campestre che occupava una superficie
di tavole tre e piedi sette (circa 100 mq). Era munita di un
campanile con una sola campana ed il soffitto era costruito
a cassettoni di legno artisticamente lavorato a foggia delle
chiese primitive. Sull'altare della chiesa era esposto un quadro
di Maria col titolo di Beata Vergine della Creta, quadro che
noi possiamo ancora oggi ammirare e venerare sull'icona dell'altare
maggiore del Santuario. Sull'origine del quadro vi sono molte
versioni, la più accreditata è che Viola abbia commissionato
il lavoro ad un artista a noi sconosciuto, il quale si è ispirato
probabilmente alla statua della Vergine conservata nel Santuario
del Sacro Monte di Crea nel Monferrato. Morto il fondatore,
la chiesetta, caduta in rovina fu demolita nel 1764 ed il quadro
della Vergine venne sistemato in un'altra parrocchia. Nonostante
la chiesetta non esistesse più, molti fedeli in viaggio per
Alessandria, si fermavano in quel luogo a pregare tanto assiduamente
che l'Arciprete fece edificare un pilone in mattoni e incaricò
il pittore Giovanni Battista Bagliani di Bergamasco di dipingervi
l'immagine della Vergine (il dipinto è tuttora visibile nella
rotonda a lato dell'attuale Santuario); era l'anno 1781. Con
un progetto del 1797 venne avviata la costruzione di una nuova
chiesa, ma i lavori furono interrotti con la famosa battaglia
di Marengo (1800) e l'area destinata all'edificazione fu trasformata
in cimitero per i caduti francesi di Napoleone. Nel 1842 riprendono
i lavori e il nuovo santuario viene benedetto l'8 novembre 1846
dal Vescovo di Alessandria, l'effigie della Beata Vergine torna
alla sede originaria e viene costruita la rotonda ora inglobata
nel Santuario.
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